Sole, aria fresca sul viso, profumi di primavera, colori, canti di merli, ossigenazione, vitalità...
Prima del suono c'è l'incontro con tutto quello che è vitale. Nei periodi dell'anno che lo permettono, per raggiungere la stanza dei suoni facciamo un giro nel parco. Oggi ci siamo soffermati più a lungo.
Con Iside, ogni giorno bloccata nella carrozzina e nella uniforme ripetizione dei ritmi del reparto, ho condiviso una decisa interruzione della routine, attraverso un'esplosione di energia e stimolazioni: la manipolazione di foglie, fiori e pigne; la sensazione dell'acqua fresca di una fontana, il contatto corporeo con il prato.
Iside si è emozionata, agitata, rivitalizzata. La sua attenzione e la sua presenza sono aumentate in modo evidente. La nostra relazione si è illuminata: la ricerca della mia mano, le sue parole ripetute, le richieste e le affermazioni. Un contrasto deciso con la sua assenza, la sua apatia.
Non è semplice descrivere con le parole come questo tipo di stimolazione sensoriale, che include i suoni ed è, anche, musicoterapia, abbia cambiato lo stato psicofisico di Iside. Lascio quindi parlare le foto che le ho scattato durante la nostra esplorazione...
(nel parco dell'R.S.A. Agostoni di Lissone)
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