mercoledì 10 febbraio 2016

Una canzone rap sulla città - Percorso di musicoterapia nell'ambito dell'invecchiamento precoce (1)



PREMESSA

Sto lavorando da qualche mese con un uomo di circa sessant'anni, che chiameremo Carlo, in un percorso individuale di musicoterapia. Attualmente gli è stata diagnosticata una demenza degenerativa, con sintomatologia evidente sotto diversi aspetti: motori, comunicativi, cognitivi.
Carlo è un signore robusto, aperto ma pigro, una volta docente di lettere in un liceo. Costretto a un pensionamento anticipato per colpa della malattia, nel tempo ha ridotto sempre più il proprio campo di azione e i propri interessi.
Oggi è ancora in grado di sostenere un discorso, ma con difficoltà, sia a livello di elaborazione dei pensieri, che di ricordo di quanto gli viene detto. Ha importanti problemi di coordinamento spazio-temporale, la manualità fine si è decisamente ridotta (non è in grado di aprire la custodia di una chitarra, non è quasi più in grado di scrivere con una penna), la sua indole già stanziale lo ha portato a ridurre sempre più le sue attività al di fuori di casa.
Ha una moglie e una figlia attente, che gli stanno vicino e lo sostengono per quello che è loro possibile.

Carlo ha fatto musica. Ha fatto teatro. Ha scritto opere teatrali, e ha naturalmente un'ampia cultura letteraria. Leggeva molto. Oggi quasi più. Suonava la chitarra e un paio di strumenti a fiato. Oggi riesce ancora a mettere giù alcuni accordi base alla chitarra, ma a volte qualcosa "sposta" tutte le corde, "incasina tutto", come dice lui.

Nei mesi in cui abbiamo iniziato un percorso di musicoterapia insieme, ho cercato intanto di stimolare lui e la famiglia ad essere più in relazione con il mondo esterno. Carlo ha accettato così di buon grado di accompagnarmi in alcuni laboratori che realizzo presso un centro diurno disabili della sua zona.
Inoltre, ho valorizzato le sue conoscenze letterarie e musicali/artistiche, attraverso incontri settimanali  dove ascoltiamo musica, rielaboriamo esperienze sonore, suoniamo insieme. Tale percorso è molto motivante per Carlo. Diventa punto di riferimento per la settimana, momento di gioco e benessere, vertice che richiede, spesso, ricerca e produzione (di brani che si amano, di idee, di esperienze come una passeggiata nel parco, ecc.).

Quello di cui voglio parlarti nei prossimi giorni, è in particolare un percorso di creazione di una canzone rap sul tema della Città, che stiamo condividendo nell'ultimo mese. Credo sia interessante per riflettere su diverse tecniche di musicoterapia, e per descrivere una delle possibili strade che il lavoro nell'ambito dell'invecchiamento precoce e della demenza ci offre.
Racconterò di come siamo arrivati alla canzone rap sulla città partendo dalla poesia Il 5 maggio di Alessandro Manzoni, di come abbiamo integrato il lavoro sul ritmo e sul testo, di come abbiamo costruito una mappa cognitiva della città, di come abbiamo scritto, inventato, suonato e cantato, e di come è possibile cercare un approccio integrato e multi-sensoriale all'invecchiamento cognitivo.

Attraverso questo lavoro, in estrema sintesi, è possibile perseguire insieme i seguenti obiettivi: mantenimento semantico, dialogo sui contenuti, espressione del mondo interno, recupero di ricordi legati alla precedente attività lavorativa, organizzazione spazio-temporale attraverso il ritmo e il canto, memorizzazione di testi complessi attraverso procedimenti poetici (rima, metrica, suoni delle parole, ecc.).

CONTINUA

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